LANA KOS
«Lana Kos è notevole sul piano vocale, quanto in quello interpretativo: giovane frivola poi annoiata padrona di casa, quindi processata, condannata e sottoposta al supplizio dell’arsura…è stata credibile in ogni passaggio e in ogni singola nota, ma che brava! Spero di vederla presto in qualche altro titolo».
«Lana Kos è stata una Manon decisamente riuscita. Timida ed intimorita, ma anche curiosa e determinata nel primo atto; suadente e sicura nel secondo; spaventata nel terzo; affranta e disperata ne quarto atto, ha saputo essere sempre credibile scenicamente e vocalmente. Ha mostrato una voce dal colore particolarmente interessante soprattutto nelle note più basse, sicurezza […]
«Lana Kos è stata appunto una Manon pienamente convincente. La voce è da lirico pieno e di un certo peso, anche se non prettamente pucciniano, ma è riuscita a fraseggiare, sfumare e a creare un personaggio a tutto tondo.»
«Unica eccezione Lana Kos, che di Manon Lescaut forse non ha il peso vocale in senso stretto, ma sopperisce con la tecnica alle parziali mende di volume. La voce è gradevole, ben proiettata negli acuti che passano la densa orchestra pucciniana e il fraseggio attento e partecipe che esalta quel canto di conversazione che è […]
«Liù, interpretata dal soprano Lana Kos, ha probabilmente fornito la migliore performance, almeno dal punto di visa canoro, con una voce calda e dolente, applauditissima.»