«Lana Kos è stata una Manon decisamente riuscita. Timida ed intimorita, ma anche curiosa e determinata nel primo atto; suadente e sicura nel secondo; spaventata nel terzo; affranta e disperata ne quarto atto, ha saputo essere sempre credibile scenicamente e vocalmente. Ha mostrato una voce dal colore particolarmente interessante soprattutto nelle note più basse, sicurezza negli acuti, fiati cospicui , una bella gamma di sfumature ed un volume che ha sempre superato l’orchestra senza difficoltà. Certamente la più in parte della prima compagnia.»